martedì 22 novembre 2011

Sentire, ascoltare /15

Nei post precedenti la sinestesia Orecchio muto è stata declinata in più contesti. Alcuni simbolici, altri letterari, altri ancora di fantasia. Mio intento è mantenere una coerenza interpretativa anche in seguito. In questo post, però, vorrei recuperare il riferimento dell'espressione Orecchio muto più forte e incisivo: la mia parziale sordità. Dicevo, all'esordio del blog, che non sento da un orecchio. Sordo per metà. Mono auricolare
Il fatto è curioso e crea scocciature di poco conto. Ad esempio a tavola mi conviene prender posto in fondo al lato destro, così da sentire tutti i commensali. 
Questo espediente mi ha fatto pensare, solo ora -non so perché-, all'Ultima cena di Leonardo da Vinci. 


Alla tavola di Gesù avrei occupato il posto più a destra, per intenderci quello di Bartolomeo, sant'uomo che morì scorticato vivo e che portò il verbo di Cristo -l'ho scoperto di recente, capitandoci per caso- nell'attuale Caucaso. 
Fatto questo pensiero, ne ho fatto subito un altro ovvero che l'iconografia della storia umana attribuisce alla figura centrale il ruolo di leader mentre ai corpi laterali relega funzioni di secondo piano. Da Cristo in poi (ma credo anche prima) il capo sta al centro. 
Io, fossi il leader, starei comunque a lato e i volti di tutti sarebbero orientati verso destra (sinistra per l'osservatore del quadro). 
L'iconografia del potere dovrebbe tener conto di quanto una tela non può mostrare. E in un paese come il nostro, che ha perso la testa e quindi il suo centro sinottico e panottico, una riflessione di questo tipo potrebbe essere utile.

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