domenica 22 marzo 2015

Sentire, ascoltare /139

Ieri mattina, al banco pane del supermercato, ho staccato il ticket dal distributore eliminacode - quello rosso, a chiocciola - e ho letto il numero: 00. Ho sentito come un tuffo al cuore. Io? Proprio io? Mi sono guardato attorno, certo che sarebbe accaduto qualcosa. Pensavo scendessero dall'alto palloncini bianchi e blu vergati con la S aziendale, che lavoratori e clienti iniziassero ad applaudire e che il capo reparto arrivasse sorridente con un assegno di un metro per due da consegnare al vincitore, il sottoscritto. Ma non è successo nulla. Allora ho avuto un altro tuffo al cuore. Ho pensato che il panettiere non avrebbe mai chiamato il numero 00 e che sarebbe passato dal 99 allo 01. Poi ha chiamato. “Zero?”. “Io. Due bastoni”, “Altro?”, “Basta così, grazie”.

domenica 15 marzo 2015

Sentire, ascoltare /138

E poi, tra poche settimane, andremo a cercar frescura su quei tratti di prato dei parchi in città, laddove ora, ancora d'inverno - dove ombra batte più forte -, il manto erboso è screziato da neve minuta, scesa giorni prima e qui e là residua, resiliente, ghiacciata; a legar le stagioni, a indicare il freddo che è stato e il caldo che sarà.

venerdì 6 marzo 2015

Sentire, ascoltare /137

Di sera, quando gli schermi dei pc appena spenti riflettono, d'improvviso e per pochi istanti, le immagine opache di migliaia di mezzibusti seduti alle scrivanie di casa, l'umanità, velata da impronte digitali e polveri magnetiche, trasecola al proprio cospetto.