mercoledì 29 ottobre 2014

Sentire, ascoltare /129

"L'inverno del '44 è stato a Milano il più mite che si sia avuto da un quarto di secolo; nebbia quasi mai, neve mai, pioggia non più da novembre, e non una nuvola per mesi; tutto il giorno il sole. Spuntava il giorno e spuntava il sole; cadeva il giorno e se ne andava il sole. Il libraio ambulante di Porta Venezia diceva: «Questo è l'inverno più mite che abbiamo avuto da un quarto di secolo. È dal 1908 che non avevamo un inverno così mite».
«Dal 1908?» diceva l'uomo del posteggio biciclette. «Allora non è un quarto di secolo. Sono trentasei anni».
«Bene» il libraio diceva. «Questo è l'inverno più mite che abbiamo avuto da trentasei anni. Dal 1908».
Egli aveva perduto il suo banco nei giorni della distruzione di agosto; aveva lasciato la città; e non è ritornato a Porta Venezia che al principio di dicembre per poter vedere questo che vedeva: il più mite inverno di Milano dopo il 1908".

Uomini e No, Elio Vittorini, 1945


martedì 28 ottobre 2014

Aforismi, neologismi e bestialità /45

Immagino un romanzo di neo resistenza di uomini e no, in una Milano di moda e design quasi liberata, in cui le cose del mondo si muovono - anziché per affinità di pensiero - per concordanza di stile, di foggia, di tendenza; una narrazione di immagini ed estetiche, di abiti e accessori, di attrazioni visive e repulsioni urbane; una storia in cui giovani di classe media arruolatisi nelle milizie dell'Isis si nascondono nelle case di corte e di ringhiera del quartiere Isola, tra le lunghe barbe degli hipster, dietro i banconi dei caffè sospesi, tra la folla dei vernissage; un racconto in cui squadroni di lupetti boy scout marciano, divisa per divisa, a braccetto con city angels e ronde padane; immagino rastrellamenti a tappeto in sale hub e coworking, pire di libri, font e barattoli pantone: una narrazione di outfit e prêt-à-porter in cui ragazzi con le creste alla El Shaarawy si incontrano, nei suburbi, negli anfratti metropolitani, coi punk spillettati, per confezionare gelatine esplosive in barattoli di colla di pesce; in cui le tonache dei preti si confondono ai veli neri, ai burqa, ai jilbab; in cui le teste rasate brillano al sole con quelle degli Hare Krishina; in cui corridori e maratoneti da giardinetto si fanno staffette notturne, mentre tatuati rapper in tuta decifrano messaggi criptati; immagino un romanzo di neo resistenza di uomini e no, in una Milano di moda e design quasi liberata, dove tutto ciò che è pura forma, apparenza, proiezione di sé definisce le cose del mondo, le storie, la società.


lunedì 27 ottobre 2014

Una città disegnata col compasso

Sulle pagine di Milano ODD il secondo pezzo di una mia piccola rubrica nata per raccontare, attraverso immagini del passato, prossimo e remoto, i luoghi di Milano che meglio rappresentano la città del movimento e dell'imparare a cambiare.



lunedì 20 ottobre 2014

il Pinocchio della Madonnina

Da oggi curo una piccola rubrica sulle pagine di Milano ODD per raccontare, attraverso immagini del passato, prossimo e remoto, i luoghi di Milano che meglio rappresentano la città del movimento e dell'imparare a cambiare. 



mercoledì 8 ottobre 2014

Sentire, ascoltare /126

Il tour del salto del cavallo è un problema matematico: il pezzo del cavallo, posizionato su una qualsiasi casa di una scacchiera vuota, deve toccare, con una serie di mosse a elle, tutte le 64 case della scacchiera una e una sola volta. I percorsi chiusi diretti pare siano 26.534.728.821.064. Per ognuno di essi, oh duplicatio scacherii, fossi principe indiano o inquilino di Rue Simon-Crubellier 11 o puntino di un'immagine del mondo oppure ancora indagatore di misteri, le storie possibili non avrebbero mai fine.

In questa gif il tour del salto del cavallo
è applicato a una scacchiera 5x5