mercoledì 4 giugno 2014

Aforismi, neologismi e bestialità /43

Quanti acuti ma assai gravi arcani si nascondono tra i fitti righi di un'innocua prosa italiana. In tal caso - a voi sottoposto - si tratta, più d'altro, d'una figura scritta: così cauta, priva di traccia, così minuta!, tanto timida, tanto muta. Di primo acchito, acquattato in chissà quali nascosti anfratti discorsivi - sparito alla vista, atono all'udito, sprovvisto di qualsivoglia ingombro -, l'oscuro busillis risulta insoluto a chissisia; ma poco a poco, avvicinandosi all'ultima riga, alcuni fiutano l'inghippo: «l'occulta unità grafica rassomiglia a mancanza indotta, ad artificio, a trucco di magia!». Sbalorditi, stonati, incantato pubblico di un gioco d'inchiostro simpatico, d'improvviso - quasi abbaglio di faro a singhiozzo - appare e e e, la smarrita vocale e e e.

Il lipogramma è un'opera letteraria nella quale è applicato l’artificio consistente nell’omissione di tutte le parole in cui compare una determinata lettera o un determinato gruppo di lettere. In questa breve prosa è assente la lettera “e”.