È come orientarsi per mare, ritrovarsi sulle carte nautiche, scoprire le terre dell'immaginazione. Quando si intuisce un dettaglio dell'immensa cartografia della letteratura è una piccola felicità.
I viaggi di Gulliver (1726) di Jonathan Swift (1667/1745)
Le avventure di Gordon Pym (1838) di Edgar Allan Poe (1809/1849)
Moby Dick (1851) di Herman Melville (1819/1891)
Gulliver incontra gli Yahoos.
Un secolo dopo Gordon Pym di Nantucket ormeggia sulle spiagge degli Yampoos.
Poco più tardi da Nantucket salpa la baleniera di Achab con a bordo Ismael.
“I delitti della Rue Morgue” (1841) di Edgar Allan Poe (1809/1849)
“Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr Hyde” (1886) di Robert Louis Balfour Stevenson (1850-1894)
“Uno studio in rosso” (1887) di Arthur Conan Doyle (1859-1930)
Auguste Dupin segue le proprie deduzioni e scova l'orango.
Una quarantina di anni dopo il dottor Watson racconta la personalità disturbata, doppia, di Sherlock Holmes. Lui non se ne cura e fa sfoggio delle sue abilità deduttive.
Pochi mesi prima il Dr. Jekyll si fa notare nelle vesti di Mr. Hyde.
Ogni cosa si tiene assieme e non ci si perde.