giovedì 10 settembre 2020

Un'idea dell'India

L'ultimo libro che ho letto è «Un'idea dell'India» di Alberto Moravia.

Reportage pubblicato nel 1962 dopo un soggiorno in India - il suo terzo - con Elsa Morante e Pier Paolo Pasolini.

[Quest'ultimo, nel corso del medesimo viaggio, ha scritto «L'odore dell'India». 

I due libri vanno a braccetto: Pasolini s'affida ai sensi (l'odore) e Moravia scruta le ragioni spirituali (un'idea) e la poetica dell'uno si rischiara al cospetto di quella dell'altro.]

Ci sono molte cose degne di nota, ma per brevità (e limite coatto di battute Instagram) mi limito a riportare un dialogo che ci riguarda da vicino.

«Allora sei stato in India. Ti sei divertito? 
No. 
Ti sei annoiato? 
Neppure. 
Che ti è accaduto in India? 
Ho fatto un'esperienza. 
Quale esperienza? 
L'esperienza dell'India. 
E in che cosa consiste l'esperienza dell'India? 
Consiste nel fare l'esperienza di ciò che è l'India. 
E che cos'è l'India! 
Come faccio a dirtelo. L'India è l'India. 
[...] 
Dimmelo in una formula, in una sentenza, in uno slogan. 
Ebbene l'India è il contrario dell'Europa. 
Ne so quanto prima. Bisognerebbe prima di tutto che tu mi dicessi che cos'è l'Europa. 
Preferisco trovare uno slogan per l'India. Diciamo così, allora, che l'India è il paese della religione.
E questo sarebbe il contrario dell'Europa. Ma anche l'Europa è religiosa. 
No, l'Europa non è religiosa. 
Eppure le religioni pagane del Mediterraneo e dei paesi nordici, il Cattolicesimo, la Riforma... 
Non importa l'Europa non è religiosa. 
Che cos'è l'Europa? 
Se fossi un indiano, forse te lo saprei dire. Come europeo mi riesce difficile. 
Allora immagina di essere indiano. 
Come indiano ti direi: l'Europa, quel continente dove l'uomo è convinto di esistere e di essere al centro del mondo, e il passato si chiama storia, e l'azione è preferita alla contemplazione; l'Europa dove si crede comunemente che la vita val la pena di essere vissuta e il soggetto e l'oggetto convivono in buona armonia, e due illusioni come la scienza e la politica sono prese sul serio e la realtà non nasconde niente, eppure, non per questo, è niente; l'Europa che cosa ha a che fare con la religione? [...]».

Poscritto: ho riletto questo libro come si fa con le vecchie fotografie quando, alla fine d'un viaggio, si cerca un modo per continuare a viaggiare; e per l'appunto, la foto di sfondo è un mio scatto, di qualche anno fa, ad Agra.



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