Raccapezzolarsi
Neologismo composto dalle parole Raccapezzarsi e Capezzolo.
Raccapezzarsi: orientarsi, orizzontarsi, anche in senso fig.; freq. con specificazione del luogo o della situazioni.
Capezzolo: nei mammiferi, protuberanza cilindrica o conica al centro dell'areola della mammella.
Raccapezzolarsi: termine a duplice accezione.
Se riferito a sesso femminile indica forte propensione all'autoerotismo. Se riferito a sesso maschile indica spiccate capacità di seduzione e rare doti amatorie.
Il verbo, tuttavia, può utilizzarsi per entrambi i sessi, con entrambi i significati.
Milano. Sera.
Saro entra in casa. Fifì e Luchino detto Orecchio Muto sono allungati su due divanetti.
F.: “Già di ritorno?”
L.: “Hai fatto in fretta!”
F.: “Perde colpi il nostro latinlover”.
L.: “L'ho detto io che sta cambiando gusti”.
F.: “Non sarà mica che ha fatto cilecca, il dongiovanni”.
L.: “Ahi ahi ahi, brutto colpo!”
S.: “Il teatrino è finito?”
F.: “È pure scorbutico”.
L.: “Malmostoso”.
F.: “Eppure ti ricordi un'ora fa, tutto impettito davanti allo specchio a fare smorfie e sguardi”.
L.: “E come cantava!”
S.: “Basta, sì, è andata male” .
F.: “Cioè?”
S.: “Cioè a quella lì piace fare da sola. È una raccapezzolata”.
F.: “La mora di ieri sera? Una raccapezzolata?”
L.: “E quindi?”.
F.: “Avrete pur fatto qualcosa?”
S.: “E quindi niente, macché, ti dico, ha fatto tutto da sola, come se non ci fossi stato”.
F.: “Guardavi?”
S.: “Sì, guardavo. Non c'era altro da fare”.
L.: “Ti sei rifatto gli occhi”.
S.: “Ma lascia stare! Piuttosto, andiamo a farci una birra?”
L.: “Ma sì, povero latinlover”.
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